I dati macro statunitensi hanno continuato a manifestare debolezza, tralasciando i nuovi dati occupazionali, supportando la tesi di “skippare” un rialzo dei tassi alla prossima riunione della Fed e portando il dollaro al ribasso. Il Senato ha approvato il disegno di legge per aumentare il tetto del debito pubblico, ponendo fine alla saga, ed aprendo le porte ad un’asta sui titoli del Tesoro il prossimo lunedì.
Chart: AUDUSD
Il survey ISM sulla produzione manifatturiera americana di maggio è stata appena al di sotto delle aspettative ed in netta contrazione, ma l’inaspettato calo dei prezzi pagati a 44.2 rispetto ai 52.3 previsti è stato il massimo risultato, in quanto è stato il livello più basso dell’anno. Questo dato si è armonizzato con il report ADP di mercoledì, palesando un rallentamento della crescita salariale. I risultati disinflazionistici hanno contribuito a sostenere i recenti commenti sullo “skip” di un rialzo dei tassi a giugno, facendo ampiamente calare l’indice del dollaro dello 0.57% e consentendo al pound di riguadagnare $1.25 in rialzo del 0.69% e mettendo a segno una serie positiva di 5 giorni. I rialzisti puntano a $1.2627 al di sopra, con $1.2460 supporto critico di cui devono mantenerne il controllo.
L’inflazione nell’Eurozona è stata al di sotto delle previsioni al 6.1% rispetto al 6.3% previsto, con il core indobelito al 5.3%, mentre gli analisti si aspettavano un aumento dal 5.5% al 5.6%. Tuttavia, il presidente della BCE Christine Lagarde ha affermato che i dati non hanno cambiato la sua opinione secondo cui l’inflazione è ancora troppo alta e rimanendo tale per troppo tempo, il che implica un rialzo dei tassi ancora in ballo per la prossima riunione. I verbali della BCE enfatizzano inoltre che il tasso di inflazione è davvero preoccupante. Giovedì EUR/USD ha registrato un solido rialzo a $1.0762 con un profitto dello 0.68%, aprendo la strada a $1.0815 e forse più in alto, a meno che la base a $1.07 non venga persa.
Il governatore della BOJ, Kazuo Ueda, ha affermato che uno dei maggiori fattori che influenzano la fiducia del mercato nello yen giapponese è il prezzo e desidera contribuire a mantenere tale fiducia raggiungendo l’obiettivo di prezzo. Ha ribadito che il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione richiederà tempo ed ha espresso preoccupazioni per un inasprimento prematuro. USD/JPY ha registrato un calo di 4 giorni a 138.78, ma la price action sembra correttiva, con 137.81 che offre potenziale supporto.
Il governo Australiano dovrebbe aumentare il salario minimo del 5.25%, al di sopra del 5% previsto dal mercato, sostenendo la tesi di un’accelerazione salariale nel corso dell’anno. L’Australian Financial Review (AFR) ha affermato che l’aumento dei salari implica un ulteriorie aumento dei tassi da parte della RBA che sembra ormai “integrato”. Giovedì l’Aussie è salito dell’1% a $0.6568, con i rialzisti che hanno già recuperato 66 cents all’inizio di venerdì, ma potrebbero incontrare una resistenza in prossimita di $0.6626. $0.6581 rimane il supporto intraday al di sopra del supporto intermedio a $0.6539.