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Giancarlo Prisco Market Strategist
Aggiornamenti Settimanali di Mercato, Analisi | Giugno 5, 2023

DAX 40 & DOW JONES: revisione settimanale 5 Giugno – 9 Giugno

Market movers

La settimana si chiude con le Borse con rinnovata forza rialzista, grazie al concordato sul tetto del debito Usa e sulla possibilità di vedere una pausa nel rialzo dei tassi da parte della FED già nella riunione del 14 giugno.

Questa settimana inizia la fase dei rollover ma abbiamo comunque una serie di dati macro interessanti.

I Dati del Pmi dei servizi europei e statunitensi saranno pubblicati a inizio settimana. In particolare per maggio il PMI dei servizi redatti dall’ISM dovrebbe aumentare ad un ritmo rallentato a 51.5, quindi l’inflazione dovrebbe continuare a diminuire.

I dati recenti sulla Cina indicano che la ripresa economica post-pandemia sta perdendo lo slancio iniziale. Questa settimana i dati economici, in particolare i dati sulle importazioni, aiuteranno a far più luce sulla domanda interna.

Le banche centrali di Australia e Canada comunicheranno le loro decisioni sui tassi d’interesse. Il Giappone invece vedrà la pubblicazione del dato del Pil.

Il petrolio infine potrà vivere fasi di volatilità, data la riunione di domenica dell’ OPEC+, dove si dovrà decidere su ulteriori tagli alla produzione.

Analisi della settimana e scenari per DAX e Dow Jones

Giugno dovrebbe essere un mese di accelerazione al rialzo per i mercati azionari. La parte più importante del mese sarà collocata nella terza settimana, quando avremo sia i rollover che la riunione della FED. Se i mercati vedranno uno storno prima o durante questa settimana, avremo a favore un’alta probabilità di nuove forti risalite.

Questo mese ha 80% di probabilità che segnerà minimi e massimi superiori a maggio, con rialzi percentuali del 5 per cento o più ampiamente possibili.

Il trend di medio periodo rimane ancora rialzista. Gli indici continuano a vedere nuovi massimi annuali (come il Nasdaq), per cui potremmo assistere a un forte continuazione del rialzo in corso, in virtu’ della stagionalità che vede rialzi fino ad agosto.

Aldilà del debt ceiling, della recessione e della crisi bancaria, solo un forte cambio del sentiment potrebbe portare a un’inversione di tendenza. Le trimestrali delle grandi aziende USA hanno mostrato i muscoli e anche molte altre imprese stanno iniziando ad aumentare il fatturato.

I rendimenti medi annuali dell’azionario internazionale (Borse mondiali in base al PIL) sono intorno all’11%. I tassi attuali in America sono intorno al 5%. A 10, 15 e 20 anni, l’azionario ha quasi sempre battuto l’obbligazionario. Quindi, dovremmo essere all’inizio di un bull market decennale.

I tassi di interesse in rialzo non portano direttamente o giocoforza a una recessione. Fino a quando saranno bilanciati con la crescita economica non ci dovrebbero essere pericoli in tal senso. Un taglio dei tassi precipitato invece, potrebbe far crollare il mercato per molto tempo.

I probabili minimi che si dovevano segnare nel mese di ottobre 2022 avranno un’elevata probabilità di rimanere tali per molti anni. Potrebbero rappresentare i minimi dell’intero decennio. Ora, nonostante un certo ipercomprato di breve termine, i mercati sono inarrestabili e sarà per molto tempo così. Ecco perché.

Più volte abbiamo spiegato che i prezzi azionari tendono a muoversi almeno 6/9 mesi prima rispetto al ciclo economico. Per questo motivo, nel corso della parte finale del 2022, fra giugno e ottobre, i mercati avrebbero probabilmente segnato un bottom rilevante per poi ripartire di lungo termine. I prezzi segnati nel corso dell’anno avevano scontato le congiunture più negative, sia a livello geopolitico che geoeconomico.

Nel corso del 2023 attendiamo la formazione del seguente pattern: minimo a gennaio o entro il primo trimestre 2023 e massimo nell’ultimo trimestre. Rendimento medio dei mercati anche fino al 20%-25%.

Come sempre procederemo di volta in volta, per avere conferma della previsione annuale.

L’indice S&P500, la scorsa settimana, ha chiuso il gap del 22 agosto 20220 in ara 4221-230, per poi volare al rialzo, toccando i 4258 e chiudendo la settimana sfiorando il nostro primo target annuale in area 4293-4208.

Nuovi supporti in area 4283-4279, 4268-4260, 4249. Tali livelli sono facili da attraversare in caso di accelerazione al ribasso, in particolare i 4249, da dove potremo raggiungere facilmente area 4227-4223, la zona dove si sono concentrati i volumi per il rialzo di venerdì.

Sotto i 4223, ci sono possibilità di ulteriori accelerazioni al ribasso, con target i supporti 4204 e 4196-4190. Area 4177-4170 diventa il nuovo supporto settimanale.

Confermati i supporti in area 4153, 4144-4140, 4124-4117, 4100. La perdita di quest’ultimo supporto potrebbe portare a pesanti cadute.

Confermati i supporti in area 3930-3905-3899, 3945-3957-3961, 3979, 3993-4000, 4032-4043. Area 4064-4075 rimane supporto chiave.

Area 3890-3879 è la zona chiave, perché è qui che si sono concentrati gli acquisti. Altro supporto in area 3864-3857. Altra zona intermedia in area 3822-3814.

Supporto confermato in area 3808-3798, sotto il quale i prezzi potrebbero iniziare una nuova spirale ribassista.

Confermati i supporti in area 3669, 3680-3689-3701, 3711-3726-3733.

3762 e 3711 sono i livelli mensili che sostengono l’uptrend attuale, per cui attenzione a eventuali perforazioni di questi livelli: potrebbero portare a inversioni del trend.

Il supporto psicologico 3600 rimane fondamentale. Il supporto 3644-3651 ha bloccato la caduta e adesso costituisce il supporto mensile dopo questo forte uptrend. Non deve essere più rivisto, per evitare nuove e pesanti pressioni ribassiste. Sotto di esso i 3607 poi di nuovo i supporti 3557-3547, 3538-3524 e 3514-3507. Il supporto 3485 è adesso annuale, livello chiave e storico per l’indice S&P500. Verificheremo se questi ultimo livello potrebbe fermare, almeno nel medio periodo, la direzione ribassista dei mercati. Se dovessimo andare oltre, i 3200-3300 saranno l’obiettivo, ricercato da fondi, investitori e traders di mezzo mondo.

Resistenze confermate in area 4293-308. Altre resistenze in area 4313-4339, 4396. 4415-4451 y 4480.

I 4506 ed i 4554 i livelli di resistenza da abbattere per vedere annullato il ribasso iniziato ad aprile 2022. I 4580-4590 è la zona da superare, per cercare di abbattere la resistenza mensile posta in area 4613.

La chiusura settimanale sopra i 4613 garantisce l’inversione di tendenza annuale se confermati su base mensile; i prossimi obiettivi restano i 4717 e i 4780.

Come muoversi? La settimana dovrebbe iniziare con un ritracciamento, e questo potrebbe durare fino alle prime ore di contrattazione di martedì, per poi accelerare al rialzo. Solamente un forte sell off e la rottura dei supporti settimanali potranno invertire il trend.

DE40 – L’indice tedesco, la scorsa settimana, ha visto un importante recupero dopo il sell off della scorsa settimana, chiudendo sulla resistenza 15989-16050 dopo aver testato il supporto settimanale in area 15733-687.

Nuovi supporti in area 16050-15989, 15952, 15878-830 e 15803-746. Confermato il supporto settimanale in area 15733-687. Confermate le zone di supporto 15657-603, 15652 e 15538-510. Sotto quest’ultimo i prezzi possono iniziare una forte accelerazione al ribasso. Se invece non dovessimo andare oltre tali livelli, potremmo assistere a un importante recupero dei prezzi.

Confermati i supporti in area 15439, 15368-308, 15287-247. A seguire 15152-196, 15247-287 e 15308-368. Queste zone rappresentano la forza del rialzo in corso e devono essere mantenute affinché continui.

Confermati i supporti in area 14957-14844 e 14737-603. Quest’ultima zona resta il divisorio settimanale per nuove ripartenze o nuovi pesanti ribassi.

Supporti intermedi confermati 14138-184, 14342, 14414-545.

Nuova zona chiave in area 13814-781. La perdita della zona volumetrica 14069-13974 apre la strada al supporto mensile in area 13621.

Supporto mensile in area 13621. Il Dax ha lasciato un enorme vuoto volumetrico dopo il dato dell’inflazione della FED e alla perdita dei 13975 l’ha penetrata molto facilmente.

Supporti solidi in area 13692-608, 13550-516 e 13457-410. Confermati i supporti 13314-333, 13331-410, 13438-467.

Confermati i supporti volumetrici in area 12865, 12833-12909, 12978-13038, 13113-178, 13222-280, 13307-357.

Confermati i supporti in area 12808-766. Dai 12628 ai 12766 vi sono una serie di supporti intermedi, utili a ricercare ingressi long in pullback. 12566 diventa supporto mensile.

Altri supporti chiave sono i 12407-517, per la concentrazione dei volumi, ed i 12353-275, la prima zona di giro rialzista. Confermati i supporti in area 12223 e 12136.

Confermato anche il supporto in area 19920-15006. Questa è 11875-11950-12024, che ha tenuto nella caduta verticale all’uscita del dato dell’inflazione del 13 ottobre. Perderlo vuol dire nuove pressioni ribassiste e il tocco del supporto settimanale in area 11766; sotto di esso estensioni a 11650 e 11542. 11095 possibile obiettivo in caso di sell off massivo. Questi livelli possono essere visti come punti d’inversione annuale.

Confermate le resistenze in area 16121-237. La rottura dei 16327 aprirebbe a ulteriori rialzi verso il target finale in area 16500.

Se entro il prossimo venerdì i prezzi rimarranno al di sopra dei 16050, vedremo una possibilità di continuazione rialzista su base mensile; sotto 15687, invece, la tendenza potrà tornare a spingere con forza al ribasso.

US30 – L’indice Dow Jones ha raggiunto questa settimana la resistenza settimanale 33662-786, dopo un rialzo veloce e verticale.

Nuovi supporti in area 33682-624, 33559-434. La rottura di queste zone potrebbe portare a forti accelerazioni al ribasso. Altri supporti in area 33305, 33216-039 e 32975-858. Tale area costituisce il nuovo supporto settimanale. Sotto di essa possibili nuove accelerazioni ribassiste. Altri supporti in area 32804 e 32725.

Altri supporti nelle seguenti aree: 32499-632, la cui perdita può portare a inversioni mensili di trend. Supporti successivi: 32801-875, 33945-990.

Confermati i supporti posti in due aree ben comprate: 31197-497 e 31536-764. Altre aree di supporto poste a 31753-920, 32111. Rimane chiave il livello 31861.

La zona dei 31036-31125 rimane un supporto chiave a livelli mensile. Confermati i 30953-815, 30715-614, 30559-381, 30253-136 e 29696-29906.

Rimane importante il livello 29485. Oltre ai 29619-529 ed i 29338-29264, si mantengono le zone di supporto 29159-28876 e 28800-28685. Tutti supporti ottimali per cercare ingressi long in pullback. Se dovessero essere tutti perforati al ribasso, estensioni a 28319, 28051, 27765, 27019.

I livelli chiave sono i 34143 ed i 34192, che diventano resistenze settimanali; da qui partiranno nuove ripartenze verticali. Nuove resistenze in area 33734-33815. Confermate le resistenze in area 33840-898, 34000-048 e 34130-203. Confermate le resistenze in area 34330, 34498, 34607-706, 34801-34950, che saranno gli obiettivi del mese.

Un posizionamento mensile dei prezzi al di sopra dei 35599-963, offrirebbe una nuova direzionalità rialzista; i 35157 ed i 35614 sono i livelli su cui i prezzi potrebbero ripartire al rialzo o spingere di nuovo al ribasso. Questo ci impone di effettuare un costante monitoraggio dei prezzi su tali livelli.

Un movimento che attraverserà i 36529 e che manterrà tale livello, offrirebbe la possibilità di vedere area 37000 se i prezzi romperanno con forza l’ultima resistenza posta in area 36786. Sopra i 36236 manteniamo la possibilità di ulteriori spinte rialziste volumetriche.

NOTA IMPORTANTE: Il mercato continua la fase rialzista. Tuttavia la fase dei rollover può portare a veloci ribassi per gli aggiustamenti tecnici. Non abbassiamo la guardia ma, se i supporti settimanali reggeranno, non ci saranno mai inversione di tendenza, ma saranno ancora possibili fortissime risalite verticali.

Anche questa settimana è saggio annotare le aperture di lunedì e le chiusure di venerdì, per avere conferma o smentita della tendenza in corso. Evitare l’overtrading e occhio alla volatilità impressa dagli HFT. Segnare eventuali gap che possono apparire anche durante la settimana, con particolare attenzione a quelli di lunedì.

Buon trading!

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